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Tubature colabrodo e acqua torbida a Cala d’Oliva: emergenza idrica all’Asinara

Vecchie tubature ridotte a colabrodo, perdite idriche sulle strade, acqua torbida che viene fuori dai rubinetti e, perdipiù, l’odore è nauseabondo. In piena stagione turistica residenti e operatori di Cala d’Oliva, uno dei borghi dell’isola dell’Asinara, sono sul piede di guerra.  

Da qualche giorno, infatti, nelle case e nelle strutture sgorga acqua di colore giallo: impossibile lavarsi o cucinare, figuriamoci dissetarsi. Sotto accusa Abbanoa, l’ente gestore che sta effettuando interventi per prendere in carico le infrastrutture idriche, fognarie e depurative dell’isola.

«Nelle strade si perdono fiumi di acqua che fuoriescono dalle condotte ormai vecchie e non più funzionali», lamenta Enrico Mereu, lo scultore residente all’Asinara, «una vera situazione di emergenza dovuta alla carenza di acqua, una condizione che ci costringe a spostarci ad Elighe Mannu per l’approvvigionamento di acqua sorgiva potabile, perché quella che fuoriesce dai rubinetti, giusto un filino, ha un odore sgradevole». Stessi disagi anche per l’ostello di Cala d’Oliva.

Prima della sottoscrizione dell’atto di trasferimento delle infrastrutture idriche dal Comune ad Abbanoa, come previsto nell’accordo il 15 luglio 2022, la stessa società si è occupata di redigere lo “stato di consistenza” delle opere e il Piano degli interventi da attuare per migliorarne la funzionalità.

Tra questi sono stati individuati come prioritari il rifacimento degli allacci per le utenze di Cala d’Oliva, Cala Reale e Fornelli e l’adeguamento dei serbatoi idrici di Cala d’Oliva e Cala Reale. Lavori che procedono lentamente e creano non pochi disagi a chi vive e opera a Cala d’Oliva. È trascorso un anno e ancora si attende che l’atto di trasferimento delle opere dal Comune al gestore unico, diventi effettivo, così come il completamento degli interventi. Il documento era stato sottoscritto da Egas, Abbanoa, dalla Conservatoria delle coste e dal Comune di Porto Torres. 

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