Le prove di pace della maggioranza di centrodestra alla guida della Regione, ancora per otto mesi, hanno dato i loro frutti. Il governatore Solinas è riuscito a riportare nei suoi binari le forze politiche, soprattutto quelle più critiche. Ha ceduto su un punto il presidente: i lavori per la realizzazione della nuova piastra tecnologica del Brotzu proseguiranno: “non verrà tolto un euro a nessuno per investimenti già programmati”, ha riferito il coordinatore della Lega e presidente del Consiglio Michele Pais all’uscita da Villa Devoto. “Si sono messi i puntini sulle i su varie questioni che probabilmente avevano bisogno di un confronto politico”, ha precisato la coordinatrice di Fdi Antonella Zedda.
Sciolto anche il nodo dello stadio di Cagliari: “tutte le forze politiche hanno convenuto che si farà a Sant’Elia”, ha chiarito il capogruppo di Fdi Fausto Piga. Quanto all’ubicazione del nuovo ospedale del capoluogo sardo, “la scelta – ha spiegato Pais – verrà delegata al consiglio comunale perché è giusto che sia così”.
Rasserenata anche Forza Italia, la più critica alla vigilia del vertice, che ha ribadito la condivisione sulle tre questioni poste sul tavolo dal coordinatore Ugo Cappellacci e dal capogruppo Angelo Cocciu: l’unità della coalizione, metodo condiviso, sì a nuovi ospedali ma avanti sui lavori al Brotzu, stadio a Sant’Elia e tavolo politico per le candidature alle regionali del prossimo anno: la partita è aperta.
La sintesi del presidente Solinas comincia con una sottolineatura sulle polemiche delle ultime settimane. “Abbiamo avuto un incontro assolutamente costruttivo perché ha chiarito i termini della vicenda, che dal mio punto di vista è stata molto strumentalizzata da alcune parti dell’opposizione e da alcuni players in particolare – ha detto ai giornalisti al termine dell’incontro durato quasi quattro ore – Noi abbiamo una norma che dice che ci sarà un accordo di programma che tratterà unitariamente stadio, ospedali, posti letto per studenti e uffici regionali”.
Quanto alla ricandidatura, lo stesso Solinas ha specificato che il tavolo di oggi ha discusso “questioni che riguardano il governo della Regione, in questa legislatura ci sono problemi che non possono attendere, devono essere governati nel presente, poi quando verrà il momento ci sarà un tavolo politico che si occuperà di programmi e candidature”. I tempi dipendono dagli equilibri “che vanno oltre il semplice tavolo regionale: noi in Sardegna vorremmo dire la nostra, come Psd’Az e come forza di governo, ma ci saranno delle interlocuzioni con le forze nazionali e si troverà un percorso”.
Accelerazione sui lavori del Consiglio regionale è stato l’altro input arrivato dagli alleati: martedì 4 luglio potrebbe essere convocata una conferenza dei capigruppo per la programmazione dei lavori. Per il presidente Pais dovrebbero cominciare subito con il collegato “che contiene norme di fondamentale importanza per i sardi come le province e il Piano casa”, ha sottolineato. Sulle mozioni delle opposizioni, “non c’è nessuna intenzione di evitare il dibattito sulla sanità – ha precisato Pais – io ho assunto l’impegno di vedere in conferenza dei capigruppo i sindacati insieme all’assessore della Sanità e vi voglio tener fede”. “Non c’è nessuna intenzione di evitare la discussione su nulla – ha ribadito -, ma c’è l’assoluta volontà di iniziare quanto prima la discussione del collegato che da troppo tempo i sardi attendono”.
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