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Le bellezze dell’Isola in una partita a carte educativa

Debutta a scuola a Jerzu il gioco Sardum

di Maria Giovanna Fossati

Si chiama Sardum è il gioco di carte della Sardegna e ha appena debuttato nell’Istituto comprensivo Businco di Jerzu con un progetto ideato e promosso dalla Pmi Innovativa Informatica Srl. La scuola superiore ogliastrina, ha accolto il team Sardum nel corso dell’ assemblea d’istituto che ha presentato “su giogu e sa Sardigna” a cura del responsabile del progetto, Giulio Setzu agli studenti della fascia di età che va dai 13 ai 18 anni.
    Si tratta dell’attività ludico – educativa del progetto Sardum, che punta alla valorizzazione di diverse specificità di pregio dell’isola in particolare delle aree interne come l’Ogliastra. “Il gioco delle carte della Sardegna è un brevetto originario della Pmi Innova informatica Srl, declinato in chiave sarda – spiega all’ANSA Giulio Setzu responsabile di Sardum – Prevede dai 2 ai 4 giocatori e un mazzo di 46 carte: 27 carte element che possono essere legate alle bellezze paesaggistiche, ai prodotti dell’enogastronomia o alle opere d’arte della Sardegna; 6 carte ‘trouble’, ovvero imprevisti che possono dare o togliere punti e 13 carte ‘missione’ che indirizzano il gioco: un giocatore a inizio partita pesca una carta missione, che può essere ad esempio panorami della Sardegna, chi raccoglie più carte rispetto alla missione vince la partita”. La presentazione di Sardum, che continuerà per le scuole o rassegne varie in giro per l’isola, ha trovato molto interesse nella scuola di Jerzu: “È stato un piacere parlare davanti a una platea di giovani e constatare un notevole interesse e una partecipazione attiva – ha aggiunto Setzu- Sono soddisfatto del debutto del progetto tra i ragazzi a dimostrazione del fatto che Sardum è un progetto intergenerazionale adatto a un pubblico di tutte le età”.
    “Sardum è un bel progetto che ci ha permesso di coinvolgere tutti gli studenti durante l’assemblea – hanno detto i rappresentanti dell’Istituto Businco, Roberto Demurtas e Martina Depau – Queste attività forniscono un notevole aiuto a noi rappresentanti nell’organizzazione delle assemblee, dandoci la possibilità di portare delle novità ai nostri compagni e favorendo la socializzazione fra le diverse classi”.
    Oltre al gioco delle carte il progetto promuove altre specificità di pregio ogliastrine: dalle cascate Lequarci al paese fantasma di Gairo, ad alcuni elementi del patrimonio enogastronomico come il cannonau e i culurgiones.
   

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