Ritornano il 25 e 26 marzo le Giornate di Primavera
L’energia del Fai per promuovere e condividere il valore culturale dei luoghi. Quelli del dolore, della memoria storica, o con valenza sociale, siti archeologici o legati all’energia, in un itinerario in nove tappe, dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico.
Sabato 25 e domenica 26 marzo la Sardegna celebra la 31/a edizione delle Giornate Fai di Primavera, evento nazionale di partecipazione attiva e raccolta pubblica di fondi. Sono coinvolte Assemini, Cagliari, Busachi, Villagrande Strisaili, Nuoro, Sassari, Codrongianos, Tempio Pausania e Palau.
Il Fondo per l’Ambiente Italiano ETS accompagna attraverso i volontari e Apprendisti Ciceroni, ovvero gli studenti, i cittadini nella scoperta di luoghi, alcuni dei quali poco conosciuti o accessibili solo in via eccezionale. Focus sull’archeologia con il sito di S’Arcu ‘e Is Forros a Villagrande Strisaili, il più importante centro metallurgico della Sardegna Nuragica. Ancora, l’ex carcere di Tempio “La Rotonda”, e quello di San Sebastiano a Sassari, un tempo situati in periferia e oggi inglobati nel tessuto urbano. L’itinerario prosegue con tappe ai luoghi legati alla cura, il Vecchio Ospedale San Francesco di Nuoro inaugurato nel 1933 e legato allo sviluppo urbanistico e sociale del capoluogo barbaricino, e l’Istituto Ciechi di Cagliari, storica istituzione con un ruolo fondamentale nell’educazione, istruzione, formazione e avviamento professionale.
“Ancora il Fai punta l’attenzione su importanti e non normalmente aperti luoghi legati all’energia – sottolinea la presidente Fai Sardegna Monica Scanu – a partire dalla sua produzione, con la visita alla Diga Eleonora d’Arborea a Busachi, maestoso esempio di ingegneria idraulica, ma anche all’accumulo e alla trasmissione, come la stazione Terna di Codrongianos, il più grande impianto multi-tecnologico di batterie d’Europa. Nel momento storico in cui è in cruciale il dibattito sul rinnovamento energetico e soprattutto sulle modalità per raggiungerlo senza compromettere il paesaggio e l’ambiente naturale, il Fai intende offrire ai visitatori l’eccezionale possibilità di conoscere da vicino due impianti che sono parte attiva nel processo della transizione energetica”.
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