Tasso di disoccupazione in discesa, ma l’occupazione femminile è significativamente inferiore a quella maschile soprattutto per le donne madri, con i servizi per l’infanzia ancora al palo e un divario nelle retribuzioni che non diminuisce: nel 2022 in Italia il gender pay gap era pari al 13%. Sono alcuni dati che fotografano il mondo del lavoro femminile in Sardegna, diffusi questa mattina durante l’incontro “Donne e lavoro” organizzato dall’assessorato regionale per la Giornata internazionale della donna.
Nel 2022 nell’Isola il tasso di occupazione delle donne è stato del 46,5%, in diminuzione dell’1,4% rispetto al 2021. La Sardegna è maglia nera in Italia per il part time involontario, cioè le donne che dichiarano di lavorare a tempo parziale perché non hanno trovato un’occupazione a tempo pieno: la percentuale si attesta sul 26,4%, contro il 17,9% della media nazionale.
Quanto al divario retributivo, dalle statistiche emerge che si acuisce ulteriormente con l’aumento delle competenze e della specializzazione, nei settori tipicamente maschili e con livelli retributivi maggiori. Sono donne il 64% degli impiegati, il 58% degli addetti alla vendita e ai servizi alla persona, il 54,8% di coloro che svolgono professioni intellettuali. Sono invece donne solo un quarto dei dirigenti e degli imprenditori e coloro che svolgono professioni tecniche.
“In questa giornata di orgoglio e consapevolezza, manteniamo viva l’attenzione sui diritti negati e sugli stereotipi che ancora, troppo spesso, limitano la libertà e l’autodeterminazione delle donne”, ha sottolineato l’assessora regionale del Lavoro, Ada Lai, annunciando un pacchetto di misure per conciliare il lavoro con la vita personale e familiare delle lavoratrici.
Le misure si dividono in sette ambiti: bonus assunzioni, lavoro autonomo, auto-imprenditorialità, conciliazione vita-lavoro, sostegno al welfare aziendale, formazione professionale, interventi a favore delle donne vittime di violenza. Il programma di interventi sarà portato presto in Giunta: “Vogliamo rimuovere quegli ostacoli che impediscono al proprio potenziale di esprimersi, favorendo la piena partecipazione delle donne nel mercato del lavoro”, ha chiarito l’assessora Lai.
“C’è ancora tanto da fare per colmare il gap di genere in tutti i settori della nostra vita – ha detto Alessandra Zedda, consigliera regionale di Fi -, siamo ancora indietro, ma ora c’è una novità: nella nostra battaglia siamo accompagnate anche da una platea maschile, dobbiamo mettere al centro il valore del rispetto”.
Leggi l’articolo su: Ansa.it
GIPHY App Key not set. Please check settings