
La protesta dei medici: «Pazienti positivi accettati dalle 10.30 alle 18? Assurdo» L’unità di crisi allarga la fascia oraria e spiega come opererà la struttura
Così l’Associazione Medici Dirigenti e l’Associazione Anestesisti e Rianimatori ospedalieri si sono rivolti direttamente al governatore Solinas e all’assessorato alla Sanità per avere dei chiarimenti sul ruolo del Policlinico. Il quale, in base alla deliberazione n° 17/10 del 01/04/2020 viene identificato come centro Covid con 70 posti letto ad attivazione progressiva (10 di terapia intensiva, 25 di terapia subintensiva, 35 di degenza ordinaria). Elisabetta Piu, segretario regionale Anaao Assomed e Cesare Iesu, segretario regionale Aaroi-Emac chiedono informazioni più precise sulle regole di ingresso e accettazione dei positivi al virus, e correzioni rispetto a un percorso assistenziale che loro ritengono inadeguato, considerato l’importante finanziamento. «Si segnala, inoltre, l’organico assolutamente insufficiente di rianimatori e si chiede se le dotazione di presidi medici siano sufficienti ed adeguati ad un numero così elevato di pazienti critici», sottolineano le due associazioni. E l’Unità di Crisi locale del Nord Sardegna ha risposto punto su punto. Possono far riferimento al Policlinico le unità operative dell’Aou (Pneumologia, Terapia Intensiva San Pietro e Malattie infettive), i pazienti dell’area grigia, i presìdi di Ozieri e Alghero, le case di riposo del territorio previa valutazione del team Aou, e infine l’Areus col 118. Nella nota della Regione è poi specificato: «L’accettazione dei pazienti è garantita h24 con preferenza per gli orari diurni (8-20) per i ricoveri ordinari con accettazione dei pazienti dalle 20 alle 8 solo per i casi urgenti da ricoverare in rianimazione». E ancora: «Ogni proposta di ricovero dovrà essere corredata dalla certificazione di positività al covid19. La direzione sanitaria del Policlinico invierà quotidianamente all’Unità di Crisi un report dei posti letto liberi e la loro tipologia».
Infine la dimissione dei pazienti deve prevedere la doppia negatività del tampone, e solo allora potranno rientrare al proprio domicilio.
I pazienti clinicamente guariti ma ancora positivi dovranno essere invece trasferiti in strutture alberghiero ospedaliere per una sorveglianza sanitaria e riabilitazione cardio-respiratoria. (lu.so.)
continua a leggere su: La Nuova Sardegna
GIPHY App Key not set. Please check settings