Alghero: sale a 11 il numero delle persone positive al Coronavirus e mancano i responsi di 12 tamponi
A ieri sera il servizio era ancora sospeso (vengono comunque garantite le urgenze) e le pazienti vengono dirottate alla clinica di Ostetricia e ginecologia dell’Aou di Sassari. Il personale riscontrato positivo al Covid-19 è stato messo in isolamento domiciliare, tutti i positivi sono tutti asintomatici e le loro condizioni di salute sono monitorate a distanza dall’Unità di crisi locale che gestisce l’emergenza sanitaria coronavirus nel nord Sardegna. Secondo i protocollo, i contagiati si misurano la temperatura corporea due volte al giorno e la comunicano all’Unità di crisi. Nel caso dovesse registrarsi l’insorgenza di sintomi quali febbre e tosse sarà valutata caso per caso l’eventuale necessità di un ricovero a Sassari, nel reparto di Malattie infettive. Il nuovo focolaio scoppiato all’ospedale civile di Alghero riporta l’attenzione sulla carenza e inadeguatezza dei dispositivi di protezione individuale che vengono forniti a medici, infermieri e operatori sanitari. Guanti, mascherine e camici sono in numero contato, assolutamente insufficiente a coprire il fabbisogno del personale in fase di emergenza epidemiologica, tanto che le direttive emanate dal presidio ospedaliero chiedono al personale di utilizzare i dispositivi per più giorni, fino a quando non si deteriorano. Una situazione che mette a rischio contagio sia medici e infermieri, sia i pazienti della struttura, e che viene denunciata da giorni, da più parti.
«All’ospedale la disponibilità di guanti e mascherine è ancora insufficiente e ci sono molti casi positivi al coronavirus tra il personale medico e infermieristico, operatori che non ci stancheremo mai di ringraziare abbastanza», dice il consigliere comunale Mario Bruno, ex sindaco di Alghero. «Il personale ha il diritto di essere protetto e di operare in sicurezza, per il bene loro e di tutti noi. Hanno fornito solo la maschera da usare per visitare eventuali Covid positivi, e in tanti stanno usando mascherine chirurgiche riciclate, anche per una settimana –. Visto il momento estremamente delicato, ci rendiamo conto che questo non è il momento delle polemiche, ma chiediamo di essere ascoltati. Serve un team di esperti per gestire la situazione, con competenza e determinazione, informando quotidianamente tutti. Noi siamo tutti a disposizione, ma è necessario insediare il Centro operativo comunale della Protezione civile, al completo e in seduta permanente, e istituire una task-force operativa».
Anche gli altri consiglieri comunali di opposizione chiedono trasparenza e misure adeguate: «Il sindaco chieda chiarimenti alla Regione, perché, perlomeno, si venga informati su quanto, realmente, sta avvenendo e su quali misure si stiano mettendo in atto per rallentare il contagio».
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