
Il presidente Boccia lo chiede ai sindacati. Dimissionari i delegati di Comune e Curia nel cda
Qualche mese fa la sorte della storica istituzione cittadina sembrava quasi segnata dopo che due dipendenti licenziati che non avevano ottenuto il risarcimento sancito da un giudice del lavoro, assistiti dai legati del sindacato Csa, avevano presentato istanza di fallimento. A febbraio il fascicolo era approdato in udienza e in quell’occasione il magistrato delegato aveva ricevuto da parte dell’ente la proposta di ammissione al concordato preventivo, procedura che avrebbe consentito di evitare il fallimento, nel caso la Fondazione vi fosse stata ammessa. A questa, per quanto solo ipotizzata soluzione, si erano opposti anche tre ex consiglieri d’amministrazione.
Ma poi le squadre “in guerra” si sono messe al lavoro, e hanno raggiunto un ’intesa determinante. I lavoratori otterranno i crediti maturati anche se rateizzati, sono stati riassunti, e anche gli altri dipendenti otterranno le loro spettanze. Alle trattative che hanno portato all’accordo afferma però di non aver partecipato la delegata dal sindaco, la consigliera comunale dei Cinque Stelle Laura Useri, perché dimissionaria e neanche il rappresentante della Curia, per lo stesso motivo. Dimissioni, molto recenti per la consigliera che è anche revisore dei conti, e che ora il sindaco e l’arcivescovo dovranno affrontare nominando un sostituto. Spiega Laura Useri: «È opportuno e necessario, per verità di cronaca, dissociare le nostre figure dal raggiungimento dell’accordo».
continua a leggere su: La Nuova Sardegna
GIPHY App Key not set. Please check settings