
Il parroco don Michele Murgia: «Una casa per i giovani impegnati in nuove sfide, un luogo gratuito per l’arte e lo sport»
«L’Oratorio – spiega don Michele Murgia –, o meglio il nuovo centro pastorale della parrocchia di Cristo Risorto, ha l’obiettivo di fornire un punto di riferimento perché i giovani imparino ad “abitare” il mondo con il loro stile, con la loro novità, nella massima libertà di considerare “casa” un luogo che viene loro offerto gratuitamente. Lo sport, la cultura o il semplice ritrovarsi per “stare insieme”, ognuno di questi è un buon motivo per cui vogliamo provare questa strada. Un cantiere che inizieremo quanto prima, con tutte le varianti che lo Spirito e gli stessi giovani vorranno suggerirci». Una struttura pensata come riferimento soprattutto per la gioventù turritana, dunque, con sala giochi, locali per la catechesi e per riunioni di associazioni, sala proiezioni e musica.
«Spesso sentiamo lamentele o noi stessi ci lamentiamo riguardo l’assenza dei giovani dalle attività parrocchiali – aggiunge il parroco – e non si contano le strategie talvolta improvvisate con cui tentiamo di porre un freno all’emorragia, ad esempio, del post-cresima: tuttavia non possiamo non chiederci cosa facciamo realmente per loro, per comprenderne gli interessi, guidarne gli slanci, arricchire con la nostra vicinanza l’avventura della vita che loro iniziano a cogliere, con tutte le contraddizioni e le nuove sfide che noi non abbiamo conosciuto».
Il centro dedicherà anche una attenzione particolare alla musica, nel ricordo di don Antonio Sanna e per offrire un palco ai musicisti locali che vogliono proporre la loro arte. «Dai giovani non dobbiamo pretendere che siano loro ad adeguarsi al nostro modo di interpretare la realtà – conclude don Michele –, imponendo modelli indiscutibili o sminuendo la creatività con cui rispondono alle difficoltà, piccole o grandi, con cui si confrontano quotidianamente».
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