Capofila di Lose+ è l’Università di Genova. Con la Provincia di Sassari, sono partner i Comuni di Genova e Ajaccio e la Provincia di Livorno. È la naturale e necessaria prosecuzione di Lose, progetto portato avanti nel precedente periodo di programmazione per monitorare il volume di traffico delle merci pericolose sulle infrastrutture viarie in entrata e in uscita dai porti dell’area di cooperazione. L’idea venne promossa dalla Provincia di Lucca dopo l’incidente di Viareggio del 2009: il deragliamento di un treno merci produsse la fuoriuscita di gas da una cisterna contente Gpl, provocando un incendio di vastissime proporzioni, che costò la vita a 32 persone e causò diversi feriti.
Ora Lose+ si concentra sul trasporto di merci pericolose e guarda alle aree a vocazione portuale. Si punta alla condivisione di dati e numeri che favoriscano puntualità e tempestività delle decisioni da prendere in tempo reale per gestire al meglio il rischio di sinistri con merci pericolose. Servirà per questo definire sistemi informativi e tecnologici di monitoraggio delle procedure di trasporto e di movimentazione delle merci pericolose, nonché protocolli d’intervento per gestire le emergenze sulla base dei risultati del progetto Lose.
In concreto saranno realizzati e implementati gli strumenti informativo-tecnologici e i sistemi di controllo dei flussi delle merci, utili per attivare un sistema di monitoraggio continuo sul territorio transfrontaliero e trasmettere le informazioni agli attori territoriali che gestiscono le merci che transitano dai porti. Si punta a definire anche un sistema di previsione e gestione delle emergenze attraverso la codifica degli incidenti marittimi in prossimità della costa e dell’area portuale, individuando le diverse responsabilità di ciascun operatore di quest’area. Si mira infine alla formazione di chi gestisce il rischio e le emergenze all’utilizzo dei nuovi sistemi informativo-tecnologici.
La Provincia di Sassari si concentrerà in particolare sul monitoraggio delle merci pericolose nei territori portuali di propria competenza – da Porto Torres a Olbia e Golfo Aranci – definendo i flussi di merci pericolose e trasferendo ai partner transfrontalieri le esigenze espresse dal territorio. Ma l’amministrazione provinciale coordinerà anche la realizzazione di modelli organizzativi e formativi che consentano di ampliare e aggiornare le competenze delle figure che, con responsabilità diverse, operano nell’area tra il porto e il retro-porto, passando per le aree urbane.
Il progetto Lose+, partito il 1° aprile 2019 con la definizione del progetto e l’accordo di partenariato, terminerà il 31 marzo 2022.
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