
Grande partecipazione per l’inaugurazione del monumento della Brigata Il sottosegretario Calvisi: «Punto di riferimento per le nuove generazioni»
«Una colonna di granito sardo che vuole essere anche un punto di riferimento per le nuove generazioni – commenta il sottosegretario Giulio Calvisi dopo l’inaugurazione – un luogo di riflessione sulle tragiche conseguenze dei conflitti e sull’importanza di fare tutto il possibile per mantenere un clima di pace. Un omaggio che conferma ulteriormente lo stretto legame tra i sardi e la Brigata Sassari, servitori del Paese, guidati dal loro motto “Sa vida pro sa Patria”».
L’opera, interamente realizzata con il granito donato dal comune di Alà dei Sardi e eretta da una squadra del 5° reggimento Genio guastatori di Macomer, ha un basamento in granito con sopra inciso un verso (scritto dal generale di Stasio) in onore dei militari della “Sassari”: «Solo chi ha conosciuto la durezza del suolo e l’asprezza della terra, può ammirare la bellezza del cielo». Sopra, una colonna dello stesso materiale che si staglia verso il cielo. Ai lati la scritta in oro “Forza Paris”. E, in cima, lo stemma storico della Brigata “Sassari” con il motto “Sa vida pro sa patria”. «Le scritte e lo stemma sono realizzati in ferro battuto – sottolinea il generale Di Stasio – un metallo non prezioso adoperato dai sardi nuragici, il cui utilizzo ha dato vita al nobile mestiere del fabbro». Di lato, una targa commemorativa che recita una frase pronunciata a Vicenza nei confronti della Brigata Sassari dal generale Armando Diaz, Duca della Vittoria, il 7 febbraio del 1918, all’indomani del primo successo italiano dopo Caporetto, l’epica conquista dei “Tre Monti”: “Voi non sapete, e forse non saprete mai, quanto avete fatto per l’Italia”.
Un monumento che da ieri diventa parte integrante della città, davanti a cui, anche dopo che da tempo la cerimonia è ormai conclusa, tutti si fermano a fare una foto, per suggellare una mattinata baciata dal sole, iniziata con l’improvvisa defezione dell’ospite d’onore e proseguita comunque con una grande, sentita e riuscitissima festa.Nel nome e nel solco della storia della Brigata Sassari.
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