
Dal 2004, con la legge 92, è stato istituito il Giorno del Ricordo. Il presidente del Consiglio Maurilio Murru ha voluto riportare il testo della norma e sottolineare che quella di oggi è stata « un’opera di civiltà, rendiamo il giusto riconoscimento alle vittime del massacro delle foibe e dell’esodo guiliano-dalmata» e ha aggiunto « Oggi è più che mai opportuno il coinvolgimento delle scuole e degli studenti, affinché la storia sia finalmente conosciuta e non più dimenticata . Le scuole sono quindi anche oggi un indispensabile punto di partenza » . Anche l’intervento del vescovo Gian Franco Saba si è rivolto ai giovani presenti e ai loro docenti perché «la scuola sia una scuola che lavora contro l’indifferenza, che faccia memoria e tramuti tutto ciò in azioni concrete». Il sindaco Gian Vittorio Campus ha ricordato che fu un presidente della Repubblica sassarese, Francesco Cossiga, il primo, dopo oltre 40 anni dai tragici fatti, a recarsi alla foiba di Basovizza e a inchinarsi per chiedere perdono alle vittime per l’oblio che per troppi anni aveva nascosto quella strage e quell’esilio. «Negazionismo, disinformazione, indifferenza sono i frutti di una faziosità che ancora oggi non consentono di rendere giustizia alle vittime di quella enorme tragedia» ha concluso il primo cittadino.
Durante la seduta sono intervenuti anche un consigliere di maggioranza, Manuel Alivesi, e uno di minoranza, Giuseppe Mascia.
Il Comune di Sassari ha voluto organizzare l’evento, coinvolgendo ancora una volta le giovani generazioni, per sensibilizzare gli studenti e le studentesse su questo dramma nazionale.
continua a leggere su: Sassari Notizie